Parte bene il mercato immobiliare nel 2017, ma solo per le abitazioni: dopo una chiusura del 2016 col botto (+25% sul 2015), le vendite nel comparto inanellano, nel primo trimestre, un ulteriore +4% sull’analogo periodo dello scorso anno. Registrano, invece, una battuta d’arresto il mercato degli uffici e quello dei negozi, mentre per i capannoni industriali ed artigianali è ancora calma piatta. Tutto ciò, a fronte di un generalizzato ed ulteriore livellamento verso il basso dei prezzi di vendita e affitto.
E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge dalla consueta indagine sul mercato immobiliare, relativa al primo trimestre, condotta da Fimaa-Confcommercio su un panel di agenzie della provincia di Modena.
Il settore residenziale continua ad essere vivace e le compravendite sono cresciute, nei primi tre mesi, di circa il 4% nel confronto con lo stesso periodo del 2016, mentre i prezzi hanno subito un nuovo calo, che si attesta in media attorno al 2,5%. Nella città capoluogo il costo delle abitazioni di nuova costruzione è compreso tra i 2.050 euro/mq per le zone periferiche e i 3.050 euro/mq per il centro storico, mentre per l’usato completamente ristrutturato si va dai 2.050 euro/mq per il centro a 1.450 euro/mq per la periferia.
Al palo risulta il mercato degli uffici, come quello dei negozi, dopo gli incoraggianti segnali di ripresa registrati l’anno scorso: la domanda di acquisti è stata molto debole nei primi tre mesi del 2017 e, a fronte di un’offerta di immobili consistente, i prezzi degli immobili in vendita nella città capoluogo proseguono la discesa: -3% circa per i locali commerciali e fino a -4% per gli uffici.
Va lievemente meglio il mercato degli affitti di negozi, in particolare nelle aree periferiche dei comuni modenesi, dove peraltro i canoni si sono sostanzialmente stabilizzati, a differenza di quelli pagati nei centri storici, che flettono in media del 2,5%.
Il mercato delle compravendite di capannoni in provincia stagna ancora, in un quadro caratterizzato da una domanda di acquisto in ulteriore calo, a fronte di un’offerta decisamente elevata. Anche in questo segmento, dunque, prosegue la tendenza al ribasso dei prezzi, che, tra capannoni nuovi ed usati, è attorno al 3,5% sul primo trimestre del 2016.
«C’è soddisfazione per come sta evolvendo il quadro nel settore residenziale», commenta Raffaele Vosino, presidente provinciale di Fimaa-Confcommercio, «ma l’attesa ripresa sugli altri comparti stenta a concretizzarsi: l’auspicio è che i lievi segnali di vivacità registrati nelle ultime settimane, in particolare sul mercato dei negozi, possano consolidarsi».