La piaga dell’abusivismo, come è noto, è sempre più imponente ed uno degli ambiti dove la concorrenza sleale di venditori illegali si fa più sentire è quello del commercio di fiori.
Federfiori, la Federazione Nazionale dei fioristi italiani aderente a Confcommercio, all’approssimarsi della Giornata Internazionale della Donna, aveva inviato anche al Sindaco di Modena una lettera in cui si chiedeva di «rafforzare l’azione di controllo al fine di contrastare in maniera efficace e capillare ogni forma di abusivismo commerciale da parte di soggetti non autorizzati alla vendita della mimosa».
L’iniziativa di Federfiori ha sortito l’effetto sperato. E’ di un paio di giorni fa la notizia secondo cui la Polizia Municipale, grazie ai controlli effettuati, ha provveduto al sequestro di 622 confezioni di mimose ed alla comminazione di multe per complessivi 32mila euro.
Nel dettaglio, nel pomeriggio del 7 marzo in via Nonantolana, zona Torrazzi, sono state sequestrate 200 confezioni di mimosa e sanzionato il venditore per 5.164 euro. Nella stessa zona, un altro venditore ambulante regolare è stato invece sanzionato con 1.032 euro per vendita al di fuori degli spazi segnati. La mattina successiva, in via Vignolese 577 le confezioni di mimose sequestrate sono state 24; di nuovo, in via Nonantolana e via Cuba ai Torrazzi sono stati effettuati due diversi sequestri a carico di due persone per 84 confezioni di mimose, 16 mazzi di mimose in cartone da confezionare e 150 mimose sfuse; in via Emilia Est 1050, le confezioni di mimose sequestrate sono state 37; in via Emilia Ovest, all’altezza della Comet, i controlli hanno portato al sequestro di 93 confezioni di mimose e 18 mimose da confezionare.
La strada per sradicare il cancro dell’abusivismo commerciale è certo ancora lunga, ma i risultati conseguiti dalla Polizia Municipale di Modena dimostrano quanto un’attività di controlli mirati possa essere un buon argine al fenomeno dei venditori illegali.