Sabato 14 gennaio sono cominciate le operazioni di smontaggio di Cavezzo 5.9 ShopBox, lo Shopping Center Metropolitano nato sulle macerie del sisma del 2012, che aprì i battenti l’8 dicembre 2012, dando ospitalità a 17 attività, recentemente donato ai commercianti di Accumoli.

Il centro, sorto grazie al coraggio e all’intraprendenza di un gruppo di imprenditori, unitisi per trovare insieme la forza di rialzarsi e ripartire in pochi mesi, era formato da 33 container marittimi a fine corsa da 40 piedi, coibentati, trattati e preparati alla nuova destinazione d’uso, sapientemente assemblati dalla Phoenix International di Genova.

L’avveniristico centro commerciale urban style, frutto di uno sviluppo architettonico inedito e originale, ha rappresentato un progetto unico in Italia, grazie al quale è stato portato, nel cuore di Cavezzo, piccolo paese della bassa modenese, un concept di attività commerciale di gusto underground, sulla scia di analoghe esperienze presenti a Londra e nelle grandi metropoli internazionali.

Cavezzo 5.9 verrà ricostruito ad Accumoli e prenderà il nome di Monti della Laga. Cambiano nome e luogo, ma non l’utilizzo e nemmeno lo scopo: la struttura donata dal Consorzio e dai suoi soci andrà infatti ad aiutare a rialzarsi gli imprenditori di Accumoli colpiti dal sisma del Centro Italia del 24/08/2016. Smontaggio, trasferimento e riassemblaggio saranno possibili grazie all’opera di un gruppo di donatori denominato “Insieme per Ricostruire” – costituito da ”Tutti insieme a Rovereto e S.Antonio Onlus” capofila e coordinatrice, dagli Artigiani della Val di Non, Associazione il Grande Cuore di Sassuolo, Commu.nity-Associazione di volontariato di Bologna – che si sta occupando di tutte le operazioni di smontaggio e rimontaggio del centro.

Per gli esercenti di Cavezzo 5.9 si apre una nuova fase della propria vita personale e aziendale. Mentre il commercio e la attività del terziario a Cavezzo, come testimoniano i numeri, stentano a riprendere fiato a più di quattro anni dal terremoto: dal maggio 2012 ad oggi, nel terziario le attività sono passate da 158 a 142, mentre nel commercio da 91 a 76.