Ecco, di seguito, le principali novità introdotte dal nuovo Dpcm che avrà efficacia dal 26 ottobre al 24 novembre
Nel Dpcm si legge che “le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.
La scuola
“L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9″.
Bus e metropolitane
“È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Spostamenti liberi tra le Regioni
La raccomandazione sugli spostamenti rimane generica, è stato eliminato il riferimento ai movimenti fuori dal Comune e dunque è sempre consentito anche lo spostamento tra Regioni. Nel Dpcm è scritto: “È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Piscine e palestre
“Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.
Giochi, cinema, teatri
“Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto”. Su quest’ultimo provvedimento è intervenuto il presidente dell’Agis, Carlo Fontana, che ha parlato di “una scelta devastante“.
I negozi
“Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio”.
Le terme
“Le terme italiane sono aperte. Facciamo appello a tutti gli operatori dell’informazione, affinché venga riportato correttamente il contenuto del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri”. Il presidente di Federalberghi Terme, Emanuele Boaretto, commenta con queste parole il clamoroso malinteso che sta inducendo gli italiani a credere che le nuove misure di contenimento dell’epidemia da Covid19 sanciscano la chiusura delle terme.
“Oggi abbiamo ricevuto migliaia di disdette e i nostri collaboratori hanno trascorso l’intera giornata al telefono, per rassicurare i clienti e spiegare che non c’è nessuna ragione di cancellare la prenotazione dei servizi prenotati presso gli alberghi termali. Il nuovo decreto – evidenzia Boaretto – prevede espressamente che gli stabilimenti termali muniti di presidio sanitario (di fatto, la stragrande maggioranza delle terme italiane) possono continuare ad offrire i propri servizi. Si tratta di un riconoscimento importante che sancisce le condizioni di sicurezza in cui operano le aziende termali italiane, con protocolli rigorosi, anche grazie alla presenza del personale medico e sanitario”.