In una nota congiunta, Fiva Confcommercio e Anva Confesercenti, al termine della riunione congiunta degli organi esecutivi in relazione alla norma contenuta nel DL 244/2016 (art.6 comma 8) riguardante la proroga delle concessioni di commercio su aree pubbliche, ribadiscono la propria posizione sulla Direttiva Bolkestein.

“Fin dalla discussione del Decreto Legislativo 59/2010 presso le competenti Commissioni Parlamentari – si legge nella nota – abbiamo sempre sottolineato la necessità di escludere il commercio ambulante e su aree pubbliche dall’ambito della Direttiva Bolkestein”.

“Un provvedimento la cui introduzione è stata subita – e non voluta – e che le due Associazioni hanno subito cercato di governare attraverso l’Intesa in Conferenza Unificata. In effetti, l’applicazione integrale dell’Intesa e dei suoi documenti applicativi emanati dalle Regioni consente di mettere in sicurezza le imprese di commercio su aree pubbliche, grazie ai criteri di professionalità individuati”.

“Pertanto – ribadisce la nota – azzerare oggi l’intesa significherebbe mettere in discussione e quindi vanificare il riconoscimento dei diritti e della professionalità garantito dalla stessa intesa. La successione degli avvenimenti, che vanno dall’inizio di novembre 2016 fino alla fine dell’anno ha creato, sia all’interno della categoria che degli Enti Locali che già avevano iniziato le procedure di selezione, un palese sconcerto ed aumentato in modo esponenziale il grave stato di incertezza operativa nel quale versa il settore innescando un processo di destabilizzazione e un vero e proprio caos procedurale”.

“Appare, dunque, necessario – conclude la nota – che la norma sia emendata allo scopo di renderla pienamente applicabile e razionalmente logica, nel rispetto dei vincoli posti dalla normativa comunitaria e statale vigente. Superata questa contingenza, Anva e Fiva riaffermano il loro impegno unitario per superare – insieme a Governo e Parlamento – il tema dell’applicazione della Bolkestein. La storia e l’esperienza insegnano, tuttavia, che gli aspetti tecnici si risolvono con uno sforzo d’insieme e concertato fra istituzioni e categorie e attraverso un lavoro paziente e puntuale, non certamente dando voce alla demagogia, né utilizzando strumenti sindacali di vago sapore squadristico. Sulla base di queste considerazioni e nel ritenuto interesse delle imprese di commercio su aree pubbliche, gli Organi esecutivi di Anva e Fiva confermano la volontà di procedere unitariamente e conferiscono alle loro Presidenze il più ampio mandato a intervenire presso i livelli competenti”.