Riapre il 20 marzo il Fondo per la Sicurezza della Camera di Commercio, rivolto alle piccole imprese che si dotano di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della microcriminalità, con priorità di finanziamento per le imprese aperte al pubblico ed a seguire per quelle giovanili e femminili che installano impianti videosorveglianza antirapina, antintrusione, nebbiogeni e altri sistemi passivi.
Sono ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza le spese di acquisto e di installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza:
- a) sistemi di videoallarme antirapina conformi ai requisiti previsti dal Protocollo d’Intesa del 14/07/2009, rinnovato il 12/12/2019, collegati in video alla Questura ed ai Carabinieri;
- b) sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
- c) sistemi passivi: casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro.
Nel caso di impianti installati in comuni aderenti all’iniziativa, il contributo copre il 50% delle spese fino ad un massimo di 3.000,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 1.200,00 € per i sistemi di tipologia b) e c).
Nel caso di impianti realizzati in comuni non aderenti, il contributo copre il 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2.400,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 960,00 € per i sistemi di tipologia b) e c).
Deve essere sostenuta una spesa minima pari a 1.000 euro e l’intervento è retroattivo per spese sostenute a partire dal 20 settembre 2022.
Le risorse camerali a disposizione dell’intervento sono pari ad € 50.000,00.
L’agevolazione è concessa in base al regime “de minimis” e non è cumulabile con altri interventi agevolativi per la stessa tipologia di spesa.
Destinatari
Il contributo camerale verrà assegnato con priorità agli impianti di tipologia a) impianti di videoallarme antirapina collegati in video alle Forze dell’Ordine, in subordine alle imprese giovanili e femminili con domande relative alle tipologie b) e c), e infine, alle altre domande relative alle tipologie b) e c) relative ad imprese con attività in posto fisso e aperte al pubblico. Fatti salvi i suddetti criteri di priorità, in caso di risorse residue, verranno finanziate anche le domande relative ad imprese non aperte al pubblico, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle pratiche telematiche.
Possono presentare domanda solo le imprese che non hanno ottenuto almeno una volta, per qualsiasi tipologia di impianto, il contributo Fondo Sicurezza nelle 3 annualità precedenti (2020-2021-2022) in riferimento alla stessa localizzazione.
I soggetti beneficiari devono possedere tutti i requisiti previsti dal bando al momento della presentazione della domanda e mantenerli fino al momento della liquidazione, pena la revoca del contributo.
Si segnala che la regolarità del pagamento del diritto annuale camerale e del DURC – Documento Unico di Regolarità Contributiva, rappresentano requisiti per l’ammissibilità della domanda al contributo.
Si precisa che in fase di concessione non verrà considerato irregolare il diritto annuale non versato, ma oggetto di possibile ravvedimento operoso ai sensi del art. 13 D.lgs. 472/97; prima della liquidazione del contributo, il diritto annuale dovrà comunque essere regolare.
Prima dell’invio della domanda si invita a condurre le opportune verifiche:
- di regolarità del pagamento del diritto annuale presso il competente ufficio Diritto Annuale: email diritto.annuale@mo.camcom.it;
- di regolarità del DURC – Documento unico di regolarità contributiva.
Modalità operativa
Le domande vanno presentate dalle ore 10,00 di lunedì 20 marzo fino alle ore 20,00 di venerdì 31 marzo 2023 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa
Si consiglia di leggere attentamente la “Guida alla compilazione della domanda telematica”, in cui sono contenute le istruzioni tecniche per la gestione degli allegati. Sarà possibile precompilare il modello base della pratica telematica a partire da giovedì 10 marzo 2022, scegliendo in Telemaco il bando identificato con il codice 22FS.
L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma Telemaco – Altri adempimenti camerali – Contributi alle imprese.
Le imprese richiedenti il contributo riceveranno la comunicazione di concessione, di diniego o di ammissione con riserva all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) indicato in domanda, entro 30 giorni dalla data di adozione dell’atto dirigenziale.
Rendicontazione
L’impresa dovrà inviare la rendicontazione, esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa, entro e non oltre il 15 luglio 2023.
La rendicontazione dovrà essere composta da:
- un nuovo modello base, che andrà agganciato alla domanda di contributo mediante l’indicazione del nr. di protocollo della stessa;
- una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di cui all’art. 47 del DPR n. 445/2000 in cui siano indicate le fatture e con la quale si attesti la conformità all’originale delle stesse;
- copia delle fatture di acquisto: al momento della presentazione del consuntivo di spesa i beni dovranno risultare interamente pagati;
- copia dei pagamenti effettuati esclusivamente mediante transazioni bancarie verificabili (ri.ba, bonifico, estratto c/c); non saranno ammesse spese effettuate in contanti o tramite assegni;
- la dichiarazione di conformità di avvenuta installazione dell’impianto, soltanto per le tipologie a) e b);
- le attestazioni di avvenuto collegamento presso Questura e Carabinieri soltanto per la tipologia a).
La Camera di Commercio si impegna a liquidare ai beneficiari l’importo spettante entro 30 gg dal ricevimento della rendicontazione completa.
Per ogni ulteriore approfondimenti, le sedi di Confcommercio Modena sono a disposizione.