«La bozza di manovra presentata dal Governo va nella giusta direzione, innanzitutto perché ha scongiurato l’aumento dell’IVA che avrebbe pesato per più di 10 miliardi e in una fase di debolezza della domanda sarebbe stata una ulteriore mazzata per i consumi».
«Poi l’impianto della Legge di Stabilità è apprezzabile perché risponde alla doppia esigenza di continuare nella politica distensiva in tema di pressione fiscale e di sostegno alle imprese per una maggiore produttività e per il rilancio degli investimenti». Questo il commento di Giorgio Vecchi, presidente provinciale di Confcommercio.
«Iri, bonus di ristrutturazione sugli alberghi, industria 4.0, gli stanziamenti previsti per la riqualificazione delle aree degradate delle città, la chiusura di Equitalia che rende il rapporto fisco-contribuente più semplice e trasparente», puntualizza Vecchi «sono infatti misure che le aziende del commercio, del turismo, dei servizi e dell’artigianato aspettavano da tempo e potranno contribuire ad irrobustire il sistema produttivo nel suo insieme premiando quelle imprese che scommetteranno sulla ripresa».
«Il bonus ristrutturazione a favore delle strutture ricettive», precisa poi Vecchi, «è un segnale importante della volontà di investire, non solo a parole, su un settore, come è quello del turismo, che può assurgere definitivamente a fattore di accelerazione del Pil nazionale».
«Non possiamo tuttavia nascondere un pizzico di delusione», conclude Vecchi, «per l’eccessiva timidezza sia sul versante del taglio alla spesa pubblica improduttiva, sia su quello del rilancio dei consumi. Quello che ci attendiamo ora, conclude Vecchi, come per altro già annunciato dal Governo per il 2018, è un percorso certo, graduale e sostenibile di riduzione delle aliquote Irpef, una misura di cui beneficeranno tutte le famiglie e che ricostruirà il capitale di fiducia necessario per ritornare a crescere e meno timidezza nell’aggredire la spesa pubblica improduttiva che ancora presente ampi margini di riduzione».