Il 2017 è il terzo anno dal debutto del Modello 730 Precompilato dell’Agenzia delle Entrate. Nel Modello 730/2017 Precompilato troviamo i redditi percepiti nel 2016, i dati relativi ai familiari a carico risultanti dalla Certificazione Unica (Modello CU) e alcuni oneri detraibili e deducibili. In riferimento a questi ultimi, ci saranno le spese sanitarie, gli interessi passivi corrisposti su mutui, i premi per le assicurazioni sulla vita e i casi di non autosufficienza, i contributi previdenziali e assistenziali e quelli versati per la previdenza complementare, i versamenti per gli addetti ai servizi domestici, le spese universitarie e le spese funebri.

Tra le novità, che troveremo nella dichiarazione precompilata vi sono anche le spese veterinarie e le spese di ristrutturazione condominiali comunicate all’Agenzia delle entrate dagli amministratori di condominio. Sono invece contenute in un foglio integrativo aggiunto le spese che sono state sostenute per la ristrutturazione, la riqualificazione energetica ovvero l’arredamento della propria abitazione.

E’ evidente che, nonostante l’Agenzia abbia inserito nuovi dati nel 730/2017 Precompilato, le difficoltà da affrontare, per il contribuente che sceglie di farsi la dichiarazione da solo, sono ancora molte. C’è anche da considerare che in caso di modifiche o integrazioni alla dichiarazione precompilata, i contribuenti che vi provvederanno autonomamente, perderanno il beneficio dell’esclusione dai controlli e dalle verifiche preventive dell’Agenzia.

Per il contribuente l’unica alternativa valida è quella di rivolgersi ad un CAF per elaborare la propria dichiarazione dei redditi e avere la certezza che siano correttamente inserite tutte le detrazioni o deduzioni fiscali a cui si ha diritto. Il vantaggio maggiore sarà che il CAF apporrà il Visto di conformità sul modello 730 con la conseguenza che, su i dati certificati, il contribuente non sarà più raggiunto da alcun avviso di accertamento o richiesta di documentazione da parte dell’Agenzia delle entrate. Sarà, infatti, il CAF ad essere chiamato in causa per eventuali errori commessi nei dati certificati dal Visto di conformità, con l’onere nell’eventualità di dover pagare la maggiore imposta, le sanzioni e gli interessi all’Amministrazione Finanziaria.

Chi si rivolge a un Caf, o a un professionista abilitato, deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1, in busta chiusa che riporta la scelta per destinare l’8, il 5 e il 2 per mille dell’Irpef.

E’ necessario sempre esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione 730. I principali documenti da esibire sono la Certificazione Unica e le altre certificazioni che documentano i redditi percepiti e le ritenute subite, gli scontrini, le ricevute, le fatture e le quietanze che provano le spese sostenute, gli attestati di versamento d’imposta eseguiti con il modello F24.

Per maggiori info: Caf 50&Più, 059 7364211.