«Ciò che è accaduto in vicolo Frassone è un fatto inquietante, su cui speriamo le Forze dell’Ordine possano fare al più presto luce individuando gli autori. Allo stesso tempo appare urgente, come ha chiesto pubblicamente Assunta Spinazzola, titolare del locale, che l’illuminazione pubblica della stradina venga potenziata».
Così si esprime Confcommercio Modena, dopo aver appreso dal Resto del Carlino la notizia dell’abbandono, davanti al locale in vicolo Frassone, di due molotov artigianali.
«Ci auguriamo», precisa l’Associazione, «che il gesto scellerato andato in scena giovedì scorso sia una pericolosa bravata finita bene e non un atto intimidatorio: resta il fatto che l’atto avrebbe potuto avere conseguenze gravissime».
«Siamo allo stesso tempo certi», prosegue Confcommercio, «che se vicolo Frassone fosse dotato di adeguata illuminazione, le molotov non sarebbero state abbandonate ed i furti, denunciati a più riprese dalla proprietaria del ‘Maxela’, non avverrebbero così frequentemente».
«Per questo motivo chiediamo che l’illuminazione pubblica del vicolo sia migliorata, così da rappresentare un possibile deterrente per atti criminali di cui il vicolo stesso è da troppo tempo teatro ed illustreremo compiutamente la nostra richiesta in occasione del prossimo incontro sulla sicurezza urbana».
«Più in generale», puntualizza Confcommercio, «nonostante gli sforzi messi in campo dalle Forze dell’Ordine, appare inarrestabile lo stillicidio di furti ed eventi criminosi ai danni di altrettanti esercizi commerciali: episodi che potranno essere arginati nella misura in cui al potenziamento dei sistemi di difesa passiva corrisponderà una maggiore presenza ‘fisica’ e di prossimità da parte dei tutori dell’ordine».
«Per questo», conclude l’Associazione, «ribadiamo anche in questa occasione una forte esortazione alla politica, ai parlamentari ed alle Istituzioni locali: si impegnino, al di là di ogni bandiera di appartenenza, per utilizzare lo scampolo di legislatura che rimane, al fine di chiedere ed ottenere l’adeguamento degli organici delle Forze dell’Ordine operative nei nostri territori».