Sulla rottamazione delle cartelle Equitalia, è certa la proroga, al 21 aprile, del termine entro il quale si può presentare la relativa domanda.
Riepiloghiamo, qui di seguito, i punti salienti della “sanatoria”.
CAMPO DI APPLICAZIONE
Si possono rottamare le somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2016, multe comprese, ma anche le notifiche di accertamento dell’Agenzia delle entrate su Irpef, Irap, Ires, contributi previdenziali e Inail, Iva, esclusa quella da import. La “sanatoria” si applica inoltre a tutte le cartelle che il contribuente aveva cominciato a rateizzare, con un massimo di 72 rate (120 nel caso di difficoltà finanziaria).
TERMINE PER LA DOMANDA
Per presentare domanda il nuovo termine sarà il 21 aprile. Dal momento in cui la domanda è presentata, vengono sospesi i fermi amministrativi (come ad esempio quelli su autoveicoli e motociclette), così come i pignoramenti sui conti bancari. Rispetto a questi ultimi non è ancora chiaro rimangano nella disponibilità del contribuente o congelati presso l’istituto bancario.
PAGAMENTO IN UN’UNICA SOLUZIONE
I versamenti – fattibili tramite domiciliazione bancaria, bollettini precompilati allegati alla comunicazione di Equitalia o presso gli uffici dell’Agente della Riscossione – possono avvenire sia in un’unica soluzione, sia in forma rateale. Nel primo caso il pagamento coincide con il mese di luglio e l’esatta data entro cui eseguirlo viene comunicata al contribuente da Equitalia entro il nuovo termine del 15 giugno.
PAGAMENTO RATEALE
Il differimento può avvenire al massimo in cinque rate, fermo restando che il 70% degli importi va corrisposto nel 2017 e il restante 30% nel 2018. Le rate possono essere al più 3 nel 2017 e 2 nel 2018, e scadono nei mesi di luglio, settembre e novembre nel 2017, e ad aprile e settembre nel 2018. Anche in questo caso, l’esatta data del pagamento è contenuta nella liquidazione degli importi comunicata dall’Agente della riscossione entro il 15 giugno.
INTERESSI DOVUTI
Sugli importi dilazionati sono dovuti i relativi interessi, previsti nella misura del 4,5% annuo, decorrenti dall’1 agosto 2017.
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